Fusilli freschi con cime di rapa

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Una ricetta pugliese, buonissima e velocissima, adattata a un altro formato di pasta fresca che di certo non sfigura! Ci sono svariate ricette in rete, con più o meno rape. Questo va a gusto personale e a “quello che avete trovato”. Si perchè a me le rape le hanno regalate appena raccolte dalla campagna e quindi il peso era irrilevante! Freschissime e buonissime!!! ma che ve lo dico a fare?

INGREDIENTI

500 gr di rape

500 gr di pasta fresca (io fusilli)

Olio e.v.o.  (q.b.)

1 spicchio di aglio

sale

peperoncino ( se vi piace)

PREPARAZIONE

Mondate le rape e lavatele in abbondante acqua,  eliminando le coste esterne che sono più dure, quindi mettetele a bollire in acqua salata. Dopo pochi minuti nella stessa pentola dove cuociono le rape mettete la pasta e finite la cottura. Nel frattempo in una padella rosolate nell’olio l’aglio a pezzi e appena la pasta è pronta scolatela insieme alle rape e mantecate con il soffritto. A gusto vostro aggiungete se volete un po di peperoncino. Io ho messo un filo di olio piccate (dopo aver tolto la porzione per il mio piccolo delinquente), ho aggiunto una spolverata di parmigiano, e…

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…buon appetito!!

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Gnocchi di patate, fave secche e finocchietto selvatico.

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Ebbene si..sono nella fase “cuciniamo qualcosa di diverso” …e non perchè il mio piccolo delinquente non mangia e cerco come camuffare gli alimenti. No. Solo per pura voglia di fare qualcosa di nuovo. Per me. Per noi. Ed ecco che da un semplice “macco di fave” rimasto dal giorno prima mi arriva l’idea. Gnocchi! per grandi e piccini, si…perchè il mio ometto li ha divorati! L’esecuzione in realtà l’ho fatta molto ad occhio, come faccio per gli gnocchi classici. Per 2 persone ho lessato una patata grossa, una volta cotta l’ho schiacciata e lasciata freddare. Ho unito lo stesso peso di “macco di fave” molto asciutto (ovvero fave secche cotte semplicemente in acqua a cui ho aggiunto gli ultimi 5 minuti un po di finocchietto selvatico, sgocciolato a lungo e poi ho frullato il tutto) , quindi a poco a poco ho impastato con farina 00 fino ad ottenere la consistenza adatta per formare gli gnocchi. Io adoro fare gli gnocchi col vecchio metodo della forchetta…per me è un rito fondamentale.

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Mi ricorda tanto la nonna in cucina, e anche la mamma. E a parer mio vengono più buoni perchè più “rugosi”. Ovviamente si può usare la classica  tavoletta rigata. Cotti in acqua salata, il tempo di venire a galla e…

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…buon appetito!

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Hamburger di lenticchie e forse, quasi quasi, ripartiamo col blog…

Ok, manco da un po..un po troppo. Ma oggi è arrivata per l’ennesima volta la richiesta di link a una mia foto-ricetta postata sul mio Fb e … dopo averci pensato 5 minuti ho deciso: ok scriviamo veloce veloce e non pensiamoci più. Riparte il blog? non lo so… di certo ci penso spesso ma non riesco a trovare il “via”. Chissà se è la volta buona! Lenticchie rimaste dal giorno prima, voglia di fare qualcosa di diverso per me e per il mio piccolo delinquente…che nel frattempo è arrivato a quasi 28 mesi e DIVORA di tutto.

Se devo dirla tutta..si..mi da soddisfazione a tavola il nanetto

INGREDIENTI

2 mestoli di lenticchie cotte ben sgocciolate
1 patata cotta e schiacciata
4 fettine di pane (solo la mollica) o pan bauletto tritato col mixer
(pangrattato q.b. se serve)
1 pizzico sale
aromi a piacere

PREPARAZIONE

Mescolate tutti gli ingredienti ( chi vuole un composto più liscio può mettere tutto nel mixer) aggiungendo se serve pangrattato a poco a poco fino alla consistenza desiderata. Fate riposare mezz’oretta quindi formate gli hamburger  (io ho usato un coppapasta) che potete cucinare in forno a 200° per circa 20 minuti o in padella  con con un filo d’olio e.v.o.

Buoni per i piccoli,  per i grandi , e…

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…buon appetito!!!

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Chi viene…e chi, purtroppo, se ne va ❤

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Rieccomi a scrivere su questo blog dopo mesi, tanti, troppi. L’ultima volta che ho postato mancava una settimana al giorno in cui ho tenuto tra le mie braccia il piccolo Francesco. Piccolo si fa per dire… Kg 4,260 per 56 cm!!!

Francesco1

Un turbinio di emozioni che solo chi è mamma può capire.

Emozioni che auguro a tutte le donne… a tutte quelle che portano nel cuore il desiderio di diventare mamma.

Come ovviamente potete immaginare i primi mesi sono state un “assestarsi-abituarsi” alla nuova vita, ma se devo essere sincera il mio piccolo non ha dato problemi e i mesi sono volati solo di “vita” e null’altro. Tre mesi dopo il battesimo.  A quel punto la mia vita avrebbe dovuto riprendere il tam tam quotidiano di prima, compreso il fatto che amo cucinare e postare ricette… ma a un mese esatto dal battesimo il mio papà è stato ricoverato e, dopo 81 giorni di ospedale, purtroppo è tornato a casa dentro una bara.

ciao papà

Destino, sfortuna, vita..chiamatelo come volete. Ma è andata così..e così non doveva andare. Il turbinio di quelle belle emozioni di mesi prima si è trasformato in dolore e certe emozioni ancora sono “bloccate”. So che la vita va avanti, la mia famiglia e mio figlio in particolare sono la mia ancora, la forza di alzarmi ogni mattina.

Il sorriso di quello scricciolo con gli occhi chiari come il nonno mi darà sempre la forza di sorridere a mia volta…

ma come mi ha detto una persona cara giorni fa

puoi essere mamma tante volte ma non smetti mai di essere figlia“.

Tornerò presto a cucinare qui, prometto …magari anche con ricette per bambini, visto che il mio cucciolo, 8 mesi oggi, già mangia le pappe rigorosamente fatte da me.

Sono sicura di ritrovare chi per anni mi ha seguita.

Cake di pancarrè, pomodorini e mozzarella di bufala.

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Ci sono periodi che sul web spopolano “tormentoni”. Questo è il periodo dei rotolini di pancarrè…che io essendo bastian contrario mi rifiuto di fare! A parte  l’attesa di fagiolino che ormai è alle porte, ma il fatto è che qua in Sicilia ancora fa caldo e l’idea di stare ai fornelli a friggere proprio non mi va. Allora meglio qualcosa di più leggero, che anche se fatto in forno non significa che una debba stare davanti al forno..no? Questa ricetta fa parte delle tante prelibatezze che si trovano nel sito di Misya . Con qualche piccola modifica, ma di base è quella. Ovviamente dentro potete mettere quello che volete…io pensavo che la prossima volta non mi dispiacerebbe infilarci dentro due melanzane … gnam! Purtroppo foto dei vari passaggi non ne ho fatte…e nemmeno delle fette perchè è stato portato per una cena a casa di amici ( e divorato a tempo record!)

INGREDIENTI

10 fette di pancarrè ( io 5 fette per tramezzini)
250 gr di mozzarella di bufala ben sgocciolata
250 gr di pomodorini
40 gr di grana grattugiata
2 uova
200 ml di latte
olio e.v.o.  q.b.
sale q.b.
basilico q.b.

PREPARAZIONE

Foderate uno stampo per plumcake con carta forno inumidita. Sbattete uova e latte con una presa di sale e immergetevi le fette di pane una alla volta.Quindi rivestite il fondo e i bordi dello stampo. Tagliate a metà i pomodorini precedentemente lavati, e conditeli con l’olio il sale e il basilico. A parte tagliate a fette spesse la mozzarella. Fate un primo strato di pomodorini sul pane, date una spolverata di grana, quindi mettete lo strato di fette di mozzarella e infine un secondo strato di pomodorini. Con le altre fette di pancarrè ( o con una se come nel mio caso usate il pane per tramezzini) chiudere la cake formando un coperchio. Infornate a 200°C per circa 40 minuti, ma come sempre regolatevi col vostro forno. Lasciate intiepidire, quindi capovolgetelo e decoratelo con pomodorini e foglie di basilico. Tagliate a fette, servite e…

Cake di pane, pomodorini e mozzarella di bufala…buon appetito!!!

Merluzzo gratinato con panure ai funghi

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Venerdì pesce? e io lo cucino di giovedì…sempre bastian contrario … anche se in realtà il pesce rimasto ieri sera il pazzo l’ha portato oggi a lavoro…quindi lui può dire “venerdì pesce!!”

La ricetta di oggi proviene da una ricerca sul web. Da un pò in tv c’è la pubblicità di una famosa ditta di surgelati che propone merluzzo gratinato. Ora…non è che io non compro cose surgelate, per carità! Sono comode da fare quando si ha fretta e se si compra bene sono anche buone ma…ma volete mettere farle da se? E allora ho iniziato a cercare sul web un modo particolare di farle che non fosse la solita classica panatura. Chi mi conosce sa che adoro cercare finchè non trovo quel qualcosa che mi attrae. Ed ecco che mi imbatto nel blog “Io cucino così” di Filomena attratta dal titolo del suo merluzzo “gratinato con panure di funghi” !!!! Ma volete che io non possa fermarmi , tirare il freno a mano, studiarmi la ricetta e adattarla a quello che ho in casa? Ed ecco che con poche modifiche merluzzo gratinato fu!!!

 INGREDIENTI

6 filetti di merluzzo (io surgelati)
150-200 gr. di mollica di pane
150 gr. di funghi misti (io surgelati)
1 cucchiaio di capperi in salamoia
10 olive nere denocciolate
sale,pepe, olio e.v.o. e prezzemolo q.b.

 PREPARAZIONE

Preparate la panure tritando nel frullatore i funghi (precedentemente  scongelati ) le olive ed i capperi dissalati. Versate il trito in una ciotola ed aggiungete la mollica,un pizzico di sale e pepe, un filo d’olio e mescolate.In una pirofila unta con un filo d’olio e cosparsa di panure poggiate i filetti, cospargeteli con un pizzico di sale, ricopriteli con uno strato di panurei e terminate con un altro filo d’olio e una spolverata di prezzemolo e pepe.Infornate a 180° per circa 25 minuti ( ma dipende dal vostro forno) In ogni caso fino a quando la mollica di pane diventerà dorata e croccante.

DSCN4220

La blogger Filomena ha messo la panure solo sopra…io ho voluto ottenere una panatura croccante da tutti i lati. In ogni caso il pesce resta molto morbido dentro.Serviteli tiepidi con un buon vino!!
DSCN4219Io per l’occasione ho aperto una bottiglia davvero speciale…il 2013 Poggioaicieli

La Vernaccia di San Gimignano si adatta perfettamente al pesce fatto al forno, ed io attendevo di cucinarlo per aprire queste bottiglia…che è davvero davvero divina!!!!DSCN4217Beh amici… io vi consiglio di provare questo merluzzo dal profumo intenso di funghi e non solo!Ne approfitto per ringraziare la Tenuta Torciano per lo splendido vino, Green Gate per il carinissimo piatto e la tovaglietta e l’amica Filomena del blog “Io cucino così” per la ricetta davvero squisita!!! Infine, ma non per ultime, vorrei ringraziare le lettrici del blog che in questi mesi mi hanno lasciato messaggi su varie ricette provate e di cui sono rimaste soddisfatte. E’ un piacere per me sapere che qualcuno prova quello che cucino e propongo qui sul blog…i tempi di risposta sono stati lunghi ma…sapete perchè da un periodo a questa parte sono un po assente!! E allora…che dirvi? A presto e… DSCN4225…buon appetito!!!

Tic tac, tic tac…il tempo sta per scadere e io cucino Lasagne besciamella e pesto.

Si, il tempo sta per scadere. Tra poco il piccolo cuoricino che batte dentro di me da nove mesi sarà tra le mie braccia. E da un po che non posto, e che non cucino qualcosa col cuore. Non che di solito cucino senza amore per quello che faccio, ma l’ultimo periodo è stato faticoso e la cucina si è limitata a sfornare cose “comuni” e sbrigative. Stamattina mi sono svegliata pensando a cosa volevo mangiare oggi. Pranzo veloce si, ma diverso dagli altri giorni. E poi non so perchè, avevo voglia di rimettermi ai fornelli, cucinare, fotografare e postare subito. Non capita spesso che io posti qualcosa appena cucinato..e mangiato!!! E con l’arrivo di fagiolino sarà tutto più lento e… e quindi approfittiamo del poco tempo rimasto senza fretta da cambi pannolini e poppate! Come scrivevo su il piatto di oggi è veloce. Buono, giuro… ma veloce!

INGREDIENTI

Una confezione di lasagne fresche da 250 gr
Besciamella (io fatta fresca con 700 ml di latte)
Pesto (io barattolo fatto in casa da circa 130 gr)
Formaggio a pasta filata (io circa 150 gr)
Formaggio grana (io a scagliette)

PREPARAZIONE

Preparate la besciamella ( ma potete usare anche quella già pronta) , tagliate a fettine il formaggio e con la grattugia che si usa di solito per la ricotta salata fate le scagliette di grana. Quindi prendete la teglia, la mia era di vetro da circa 24 cm x 15 cm, mettete un po di besciamella e iniziate i vari strati. Pasta, besciamella, pesto, formaggio a fettine e quello a scaglie. Quindi di nuovo pasta, besciamella, ecc ecc. Chiudete l’ultimo strato senza formaggio che fila e infornate a 180° per circa 25-30 minuti.

lasagne besciamella e pesto (1)

Fate freddare 10 minuti e…

lasagne besciamella e pesto (2)

…via in tavola!!

Ovviamente dopo un primo così non c’è stato un secondo. Ma è bastato questo a farmi pensare “cavolo, mi mancava cucinare!!” Che dite..ci riuscirò, anche se a singhiozzi,  dopo l’arrivo di fagiolino? Possiamo provarci , no? Beh amici, che dirvi…io vi consiglio di provarle queste lasagne e…

lasagne besciamella e pesto (3)

…buon appetito!!!

San Gimignano e il suo meraviglioso vino. Tenuta Torciano

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Sono stata a San Gimignano così tanti anni fa che forse è meglio sorvolare sugli anni passati. Il ricordo è però vivo e spero di tornarci presto. Era la gita dell’ultimo anno di Liceo. Noi, del liceo Artistico, non potevamo non vedere le meraviglie della Toscana, e tra queste appunto, San Gimignano. Ricordo come se fosse oggi lo sguardo incredulo alzando gli occhi. La città delle torri, più di 70, che oggi se non ricordo male ne ha solo una quindicina. Ma seppur poche rispetto a quelle esistenti nel medioevo è stata comunque una sorpresa. Un colpo d’occhio. Vette medievali  che ti lasciano senza parole. Uno strano ricordo di quella gita è che i nostri accompagnatori parlavano, oltre che del cibo tipico della zona, anche del vino. Ai tempi io il vino lo portavo a tavola solo quando aiutavo mia mamma ad apparecchiare, quindi non mi passò per testa nemmeno di portare una bottiglia di vino a casa. Ai tempi ancora non avevo la passione per la cucina, se non per i dolci, per cui ancora il vino era “uno sconosciuto”. Ho scoperto solo molti anni dopo che San Gimignano fa parte dell’ Associazione nazionale Città del Vino , perchè oltre ad essere famosa per la coltivazione dello zafferano è famosissima per la produzione vitivinicola della Vernaccia, ovvero uno dei vini bianchi più pregiati della Toscana. Quando la Tenuta Torciano ha deciso di collaborare col mio blog ho avuto un tonfo.
Avrei per la prima volta assaggiato un vino toscano di San Gimignano. Non solo. Con mia grande sorpresa nel pacco che mi è arrivato c’è una bottiglia di Vernaccia. Incredula. Non solo assaggio vino toscano..ma assaggio il migliore!! Con calma deciderò a quali piatti abbinare il vino che mi è stato spedito, perchè questo vino merita di essere gustato al meglio, ma nel frattempo mi fa piacere presentarsi la Tenuta Torciano e i prodotti che mi sono stati spediti.

logo Tenuta Torciano

Tenuta Torciano nasce nel 1720 con Bartolomeo Giachi. Oggi Pierluigi Giachi, 13 generazioni dopo, insieme a Sua moglie Luciana ed ai suoi figli, Emanuele e Vittoria, sta portando avanti l’antica tradizione di famiglia con lo stesso amore ma con la sua personalità e commercializzando i suoi vini in tutto il mondo. cantina2 cut-1ec

La cantina, nel cuore della Toscana, a 35 minuti da Firenze e 20 minuti da Siena, è circondata da un splendida zona collinare, con un susseguirsi di paesaggi unici nel suo genere. La famiglia permette a chi ne ha voglia di visitarla e di assaggiare i vini. Tutti i vini, insieme agli altri prodotti aziendali (olio di oliva, aceto balsamico, salse, marmellate, conserve, condimenti al tartufo e condimenti speziati)  possono essere assaggiati!!15

La vendemmia nella Tenuta viene fatta con il sistema tradizionale, a meno, selezionando solo l’uva migliore che viene messa nei panieri e portata in cantina per le varie fasi. Dopo la fermentazione il vino viene messo in botti di rovere francesi ed americani , dove resta per il tempo di maturazione in base al tipo di vino che si desidera ottenere.NOVA5

Quattro i vigneti della tenuta: I Vigneti “La Valle degli Etruschi”, i Vigneti “La Valle d’Oro di Montepescini”, i Vigneti “Villa Castelli” e i Vigneti “Valle dei Cerbiatti”. Ognuno col suo tipo di terreno e con il clima adatto ad alcuni vini piuttosto che altri.

Questi i vini che mi sono stati spediti.collaborazione Tenuta Torciano_bottiglie

2012 Chianti Crete Rosse

Chianti D.O.C.G. Il Chianti è un vino dalle origini antiche, ma fu solo nel Medioevo che il Chianti cominciò ad essere identificato. Intenso e fruttato, questo vino è diventato famoso a livello internazionale.

Vitigni: Sangiovese, Canaiolo e altri vitigni autoctoni. Questo vitigno cresce sulle colline risalenti al Pliocene. Un vino di antiche origini, i territori di cui erano state estese nel 1716 dal Gran Ducale proclama al di là delle colline, conosciuti come il Chianti. Il Chianti è un vino dalle origini antiche, ma fu solo nel Medioevo che il Chianti cominciò ad essere identificato. Il vino Chianti viene citato da un commerciante, Francesco Datino di Prato (1393-1410), nelle sue lettere mercantili. Dopo l’intensificazione del commercio e l’esportazione nel 1600 questo vino è diventato famoso a livello internazionale.collaborazione Tenuta Torciano_crete rosse

Caratteristiche:
Colore: rosso brillante tendente al granato con l’invecchiamento.
Profumo: intenso e fruttato.
Sapore: austero, corposo, sapido, leggermente tannico, di raffinazione di liscio e vellutato con il tempo.
Le uve utilizzate per questo vino sono coltivate in vigneti che producono 7.000 kg di uva per ettaro e coltivati ​​con il metodo Guillot.
Gradazione alcolica: 11,50 % – 12,50 %
Tecniche di Vinificazione: tradizionale con affinamento in bottiglia per 3 mesi.
Gastronomia: Si abbina bene con arrosti di selvaggina, carni rosse e formaggi piccanti, pasta e risotto con sugo di carne.
Abbinamenti: Servire ad una temperatura di 14 ° -16 ° C, in bicchieri di vino rosso con base stretta e alto fusto.

2009 Rosso di Montalcino

Questo vino viene prodotto con uve Sangiovese, quelle del “Brunello” raccolte a mano coltivate in vigneti collinari situati nel Comune di Montalcino. Ed è proprio il Sangiovese il vitigno principale di questo vino dedotto dal latino “Sangius Jovis”, cresciuto in tutta l’Italia ma è il dominante acino di uva rossa di Toscana.collaborazione Tenuta Torciano_rosso di montalcino

Caratteristiche:
Colore: Rosso rubino intenso.
Profumo: Persistente ed esprime un caratteristico profumo di frutti di bosco.
Sapore: Caldo, Asciutto. Esprime uno spiccato carattere, fra i toni tipicamente erbacei si percepiscono le sfumature pacate e aristocratiche del legno.
Alcool: 13%
Tecniche di Vinificazione: Il vino ottenuto matura per un anno in botti di rovere con affinamento in bottiglia per circa 3 mesi.
Gastronomia: Il suo pregio e la sua stoffa esigono primi piatti di pasta e risotti al sugo di cinghiale ed al sugo di carne, secondi piatti di arrosti di selvaggina nobile e cacciagione, formaggi stagionati.
Da servire: Ad una temperatura di 18°C arieggiato prima di essere servito in calici di grandi dimensioni da vino rosso riserva con base larga e stelo alto.

2013 Poggioaicieli

La Vernaccia di San Gimignano è un vitigno che nasce sulle colline di San Gimignano, su terreni scisto argillosi di Era Pliocenica. E’ il primo vino bianco italiano ad aver ricevuto nell’anno 1966 la denominazione di Origine Controllata e dal 1993 la garantita D.O.C.G.
Vitigni: Vernaccia di San Gimignano.collaborazione Tenuta Torciano_poggioaicieli
Caratteristiche: Il vino “Poggioaicieli” viene prodotto da uve che nascono in vigneti che hanno una densità di uva per ettaro di 7000 Kg e la forma di allevamento a Guillot.
Colore: Giallo paglierino, tendente al dorato con l’invecchiamento.
Profumo: Fino e penetrante, fresco e fruttato.
Sapore: Delicato, fruttato con caratteristico retrogusto amarognolo.
Alcool: 11,50% – 12,50%
Tecniche di Vinificazione: In bianco con pressatura soffice delle uve con fermentazione a temperatura controllata.
Gastronomia: Il suo pregio e la sua stoffa esigono eccellenti primi piatti a base di pesce, pregiati crostacei, pesci al cartoccio, al forno o alla griglia, antipasti di mare saporiti, zuppe di pesce e risotti alla marinara. Ottimo anche con Crêps, soufflé e carni bianche.
Da servire: Temperatura di 12° C, in calici a tulipano a base ambia e stelo alto.

(info sui vini prese dal sito ufficiale della Tenuta)

La Tenuta Torciano invia in tutto il mondo. Sul loro sito www.torciano.com trovate tutta la loro produzione e potete acquistare online. Inoltre tante ricette e una vasta galleria di immagini. La tenuta da la possibilità di degustazione di vini, di cene, o di tour con pernottamento con pacchetti. Per info:

Via Crocetta 18, Località Ulignano
53037 San Gimignano – Siena

Per prenotazioni booking@torciano.com
tel. 0577 950055

E la loro pagina Fb ufficiale: https://www.facebook.com/tenuta.torciano

 

Crostata-sbrisolona con crema pasticcera e fragole

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Era un’occasione speciale…e avevo voglia di condividere una serie di belle notizie con alcune persone. Una cena tra amici non può quindi non avere un dolce per chiudere, no? E allora nell’indecisione tra crostata e sbrisolona ho deciso: una crostata fatta con l’impasto della sbrisolona! E tante, tante fragole!

INGREDIENTI

Per la base:

500 gr. di farina 00 (io farina per dolci Molini Pizzuti)
150 gr. di zucchero (io Classico Eridania)
150 gr. di burro a temperatura ambiente
3 uova
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
1 limone biologicocrostata sbrisolona con crema e fragole_ingredienti

Per la crema pasticcera:

500 ml di latte
3 tuorli
60 gr di zucchero (io Classico Eridania)
40 g di farina (io farina per dolci Molini Pizzuti)
Scorza grattugiata di 1 limone
1 bustina di vanillina (o bacca i vaniglia)

Per decorare:

Fragole
Gelatina

PREPARAZIONE

In un contenitore mettete lo zucchero con l’uovo  e sbattete. Quindi aggiungete il burro ammorbidito, la farina, l’aroma, il pizzico di sale, la scorza grattugiata del limone e mescolate usando le mani lavorando come se “sbriciolaste”. L’impasto, infatti, non andrà impastato troppo, altrimenti perderà la sua caratteristica di briciola. Foderate la teglia e cospargete il fondo con dei legumi dopo aver bucherellato con una forchetta il fondo e rivestito con alluminio per alimenti. Cuocete per circa 20 minuti a 160°, poi rimuovete l’alluminio con i legumi e continuate la cottura fino a doratura. fate freddare. Durante la cottura preparate la crema pasticcera. In un pentolino fate bollire il latte con la vaniglia, nel frattempo a parte montate i tuorli con lo zucchero e incorporate piano piano l’amido ( o la farina setacciata. L’amido però si trasforma in gel a una temperatura più bassa di quella che serve alla farina,quindi avremo una cottura più breve ma una crema più solida) quindi versate a filo il latte, mescolando per non formare grumi. Mettete l’impasto in un pentolino e mescolando di continuo fate addensare la crema. Appena pronta trasferite in un contenitore e coprite (appoggiando direttamente sulla crema) con pellicola trasparente. Questo serve a far freddare la crema senza che si formi la crosticina sopra. crostata sbrisolona con crema e fragole  (1)Quando frolla e crema sono fredde componete la vostra crostata e per ultimo lucidate la frutta con la gelatina.

crostata sbrisolona con crema e fragole  (2)

Ovviamente potete decorare con il tipo di frutta che più vi piace, e se volete la base più bassa dimezzate le dosi. A me piaceva l’idea di avere tanta frolla. La foto della fetta? Non mi hanno dato il tempo di farla!!! Che dite…sarà piaciuta??? Provatela anche voi e…crostata sbrisolona con crema e fragole  (4)…buon appetito!!!

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Insalata di pollo

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Per chi è a dieta, ma non solo. Per chi non ha voglia di stare troppo in cucina e per chi non ha il tempo. Per chi ha voglia di un piatto leggero, buono e fresco. Per grandi e piccini. Insomma…nessun limite al piatto che vi propongo oggi, che ognuno di voi può personalizzare in base ai propri gusti e alle proprie esigenze!!

INGREDIENTI

petto di pollo
carote
radicchio
pan di zucchero
indivia
pomodorini
lattuga
mais
olio e.v.o. , sale, pepe, origano, aceto o limone q.b.

( Il tutto in dosi libere. Io ho elencato le verdure usate ma ovviamente l’insalata può essere realizzata con qualsiasi altra verdura di vostro gradimento. Inoltre per condire potete usare al posto dell’olio e dell’aceto (o limone) una salsa allo yogurt. Al posto del pollo può essere usato il tacchino, e invece del petto altre parti, che ovviamente saranno un po più grasse ma più tenere.)

Insalata di pollo (1) PREPARAZIONE

Lessate il pollo, o grigliatelo, salandolo un po. Quindi tagliatelo a listarelle e fatelo freddare. In un contenitore mettete il pollo, quindi unite tutte le verdure sempre a listarelle e condite a piacere. Mettete in frigo e quando è ora…Insalata di pollo (2)…buon appetito!!!

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